Netflix continua la sua crociata contro gli account condivisi con persone che non vivono nello stesso nucleo familiare del proprietario. La piattaforma di streaming sta testando da diversi mesi in diversi territori per trovare il modo d’impedirci di passare la nostra password a parenti o amici che non vivono con noi, o almeno di monetizzare queste “case secondarie” con un costo aggiuntivo per i luoghi o gli utenti non mainstream che si collegano regolarmente.
Streamable riporta un sistema più estremo che era già stato menzionato nella pagina di aiuto della piattaforma, ma che nel frattempo è stato rimosso. Si tratta essenzialmente di bloccare l’accesso ai dispositivi che si collegano al di fuori dell’abitazione principale.
La cosa curiosa di questo sistema è che anche l’utente primario è obbligato ad adottare una serie di misure per mantenere il proprio account attivo senza problemi: deve guardare alcuni contenuti Netflix nella sede primaria almeno una volta ogni 31 giorni, in modo che la piattaforma sappia che quella è la sede primaria. Un dispositivo che si è connesso alla rete WiFi domestica primaria almeno una volta ogni 31 giorni e ha riprodotto contenuti sarà considerato un dispositivo affidabile. L’azienda utilizzerà i numeri IP e ID dei dispositivi per determinare se vengono utilizzati o meno all’interno dell’abitazione principale.
Account condivisi: E se siamo in viaggio?
Qualsiasi dispositivo (computer, TV, tablet, ecc.) collegato da un luogo diverso dall’abitazione principale e che non sia stato utilizzato per 31 giorni per guardare qualcosa dall’abitazione principale verrà bloccato e consentirà di connettersi solo al proprio account. Cosa succede quindi se siamo i proprietari dell’account, siamo fuori casa e vogliamo guardare Netflix? La piattaforma ci permetterà di richiedere un codice temporaneo per accedere al servizio lontano dall’abitazione principale (che dovrà essere inserito entro quindici minuti) e l’accesso sarà valido per sette giorni consecutivi. Se il nostro viaggio dura più a lungo, dovremo contattare il servizio clienti di Netflix per far sbloccare i nostri dispositivi.
Questa nuova idea dell’azienda sembra sostituire l’eventuale costo aggiuntivo dell’abbonamento (già sperimentato nei paesi dell’America Latina) con barriere tecnologiche che potrebbero frustrare gli utenti al punto da farli decidere di aprire un proprio account. Ma sembra piuttosto rischioso porre così tanti ostacoli anche a chi vive nella stessa casa e utilizza più dispositivi, alcuni dei quali per guardare serie o film, ad esempio durante gli spostamenti quotidiani o se trascorre del tempo a casa di altri familiari e amici. Netflix non ha specificato quando implementerà queste restrizioni, ma si vocifera che la fine di marzo sia la scadenza fissata per l’inizio della lotta agli account condivisi.